<h6><em>Un eccellenza del tutto italiana domina nell&#8217;ospedale Rizzoli di Bologna: stiamo parlando del dottor. Alessandro Gasbarrini, direttore del reparto di chirurgia vertebrale a indirizzo oncologico e degenerativo. Il suo fiore all&#8217;occhiello? ricostruisce le ossa con la stampante.</em></h6>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-10130" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/10/Alessandro-Gasbarrini.jpg" alt="" width="725" height="404" /><br />
<span style="font-size: 8pt;">Immagine: <a href="https://youtu.be/AJQEy8FCaHw" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Youtube</a></span></p>
<p>Dopo l&#8217;inchiesta portata avanti dalla trasmissione de <em>Le Iene</em>, sugli ospedali da incubo, l&#8217;inviato <strong>Gaetano Pecoraro</strong>, ci mostra l&#8217;altra faccia della medaglia della sanità italiana. Con lui entriamo nella sala operatoria del <strong>Rizzoli di Bologna</strong> dove lavora con grande impegno, un medico che non è uno qualunque, bensì è un eccellenza italiana, un nuovo eroe che salva povere vittime colpite dal male del secolo. Stiamo parlando di <strong>Alessandro Gasparrini</strong>, <strong>Direttore della struttura complessa di Chirurgia vertebrale ad indirizzo oncologico e degenerativo.</strong></p>
<p>Il servizio segue l&#8217;operazione di un paziente della equipe di <strong>Gasbarrini</strong> con la rimozione di un <strong>tumore alle vertebre</strong> e l&#8217;installazione di una <strong>protesi in carbonio</strong> realizzata con una stampante 3D. Un intervento costoso, ma del tutto pagato dal servizio pubblico.</p>
<h6><strong>Alessandro Gasbarrini: chi è?</strong></h6>
<p>Alessandro Gasbarrini ha un lungo curriculum vitae che gli ha conferito la fama e la superiorità che lo contraddistingue come medico:</p>
<p>Nel 1992 consegue la <strong>Laurea in Medicina e Chirurgia</strong> presso l&#8217;Università di Bologna, con voto 110/110 e lode.</p>
<p>Nel 1997 acquisisce la specializzazione in <strong>Ortopedia e Traumatologia</strong> presso l&#8217;Università di Bologna, con voto 70/70 con lode.</p>
<p>1986-1992: durante il corso degli studi ha frequentato, in successione, come allievo interno gli Istituti Universitari in Bologna di:</p>
<ul>
<li>Istologia e Biologia (1986-87);</li>
<li>Fisiologia (1988-89);</li>
<li>Patologia Medica e Metodologia Clinica (1989-90);</li>
<li>I Clinica Ortopedica (Istituto Ortopedico Rizzoli) (1991-92).</li>
</ul>
<ul>
<li>dal 1998 al 2009 diventa Dirigente Medico I livello presso il reparto di Ortopedia e Traumatologia dell&#8217;Ospedale Maggiore di Bologna.</li>
<li>nel 2009 è Dirigente Medico Chirurgia Vertebrale ad indirizzo Oncologico e Degenerativo, IOR.</li>
<li>nel 2010 riceve l&#8217;incarico gestionale di Struttura Semplice in gestione del trattamento delle lesioni metastatiche vertebrali.</li>
<li>nel 2017 ottiene l&#8217;ncarico di Direttore “facente funzione” della Struttura Complessa di Chirurgia Vertebrale ad indirizzo Oncologico e Degenerativo, Istituto Ortopedico Rizzoli.</li>
</ul>
<p><strong>Dal 1999 ad oggi ha eseguito più di 3600 interventi chirurgici</strong>, di cui la maggior parte in chirurgia vertebrale.</p>
<p>Svolge attività chirurgica in consulenza presso diversi ospedali in Italia e all’estero: Torino, Padova, Firenze, Pisa, Catania, Narni, Campo S. Piero, Verona, Thiene, Giulianova, Modena, Udine, Monaco, Murnau, Tutzing, Den Haag (L’Aia), Oviedo.</p>
<p> ;</p>
<p>Questo medico ha avuto un’intuizione su cui ha iniziato a lavorare con la sua équipe: se sulle stazioni spaziali costruiscono pezzi in 3D per gli astronauti, perché sulla Terra non si potrebbe fare altrettanto per le vertebre di chi ha un tumore?</p>
<p>Da quest’idea Alessandro Gasbarrini ha sviluppato una cura per combattere i tumori alle ossa.</p>
<p><amp-facebook-page data-href="https://www.facebook.com/IstitutoOrtopedicoRizzoli/photos/a.296816762663/10155786033282664/?type=3&;__xts__%5B0%5D=68.ARD662Y_RnkUODVwxL2P40JQkrS5YgCWWXj_FsaBrjSLl3h4ujJYJjX05uAxzbndlPkJF48fEtM-BHyrJVRXYworFxSTYr1a34FkXZdM-CSmgWTaAJZfbmqcr1LBVIyfQ5IeVz6l6OshEWbU1FY-qHy8d4fCOred3BsT-cATNKAsFl-Mvq4JbzPNsr_oWFB3hFXJwHQ5ADvZmODnKFDi9NJZ08nGqvhSjGbAjIRheB4Wa-9pACrqckE9lxFIrGQKGL9cCH-IT0QUGCPCiL7Pkq3Uj0Hand6IVJ3sYg9ragxu939-I5EC2H2gMyaSwc6489hUlq_OwsXVjyP_I_Se&;__tn__=-R" layout="responsive" width="600" height="400"></amp-facebook-page></p>
<h6><strong>Dott. Alessandro Gasbarrini: così l&#8217;Italia ha scoperto un nuovo eroe</strong></h6>
<p><strong>Alessandro Gasbarrini</strong> spiega alle telecamere: &#8220;<em>Entriamo in una sala operatoria che si occupa di oncologia vertebrale</em>&#8220;. Quando un tumore attacca le ossa della colonna vertebrale, lui rimuove costole e vertebre ammalate, le studia e ne riproduce di nuove in carbonio, grazie all&#8217;ausilio di una stampante 3D.</p>
<p>Alessandro Gasbarrini detiene il primato mondiale in operazioni di questo tipo: 22 operazioni, tutte riuscite. Il tumore del paziente mostrato nel servizio è molto aggressivo e lui prosegue dicendo: &#8220;<em>Cresce in maniera autonoma da molti anni e frattura le vertebre. Non ha la possibilità neppur di stare a sedere. Se sulla luna costruiscono i pezzi in 3D per gli astronauti, perché sulla Terra non si può fare altrettanto per chi ha un tumore? Così, i radioterapisti con i raggi esterni distruggeranno il tumore</em>&#8220;.</p>
<h6><strong>Il sogno del Dottore </strong></h6>
<p>Il <strong>dottor Alessandro Gasbarrini</strong>, a fine servizio, rivela qual è il suo sogno e il suo prossimo obiettivo come chirurgo: “<em>Vorrei ridare il dono di camminare a chi non lo può più fare. Vorrei risolvere la paraplegia”.</em></p>
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<p><strong>Alessandro Gasbarrini</strong> detiene il primato mondiale in questo tipo di intervento chirurgico: ventidue operazioni, tutte riuscite.</p>
<p>E&#8217; durato 5 lunghe ore l&#8217;intervento che <strong>Gasbarrini</strong> ha eseguito con molta cura con la sua équipe di tredici medici ha lavorato sempre con sicurezza, nonostante alcune complicazioni, asportando totalmente il tumore e impiantando le protesi.</p>
<p>Grazie a quest’operazione chirurgica il paziente, dopo qualche mese, ha ripreso a camminare e ad avere una vita normale.</p>
<p><amp-youtube data-videoid="AJQEy8FCaHw" layout="responsive" width="1000" height="563"></amp-youtube></p>
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