<p>La pandemia, oltre a creare disagi e morti, ha aumentato a dismisura la povertà. Per fronteggiare questo disagio, il Governo e gli enti comunali, hanno vengono in aiuto ai cittadini.</p>
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<p><img class="alignnone size-full wp-image-30894" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2021/03/iStock-1170902492-8.jpg" alt="" width="1254" height="836" /></p>
<p>Sono in arrivo dalle amministrazioni comunali i bonus spesa 2021 fino a 700 euro per le famiglie in gravi difficoltà economiche a causa della pandemia di Covid-19. Il Decreto Ristori ter dello scorso novembre aveva stanziato, infatti, 400 milioni per rinnovare questo incentivo, già previsto nel Decreto di marzo 2020 per fronteggiare l&#8217;emergenza sanitaria.</p>
<p>I buoni spesa possono essere usati solo per comprare alimenti, farmaci e beni di prima necessità nei negozi che aderiscono all&#8217;iniziativa e sono destinati ai nuclei familiari con un ISEE molto basso, solitamente inferiore agli 8mila euro. Tuttavia, ogni comune ha previsto importi e requisiti diversi per accedere al bonus. L&#8217;ammontare dei tagliandi distribuiti va dai 50 ai 700 euro e, in generale, non possono accedere al voucher spesa 2021 le famiglie dove uno o più membri lavorano o ricevono sostegni statali (come il Reddito di Cittadinanza, la Pensione di Cittadinanza, il Reddito di Inclusione, la cassa integrazione, la NASpI ecc.).</p>
<p>Nei Comuni che si stanno mobilitando per erogare questi buoni (i principali sono Milano, Venezia, Torino, Padova, Bergamo, Bologna, Ancona, Potenza, Bari e Napoli) sono previsti controlli più stringenti e sanzioni più severe rispetto alla prima ondata di Covid per coloro che dovessero beneficiare del bonus spesa 2021 senza averne i requisiti. Andiamo a vedere come funziona questo incentivo, i requisiti necessari, a chi spetta e come fare domanda.</p>
<h6><strong>A chi spettano i bonus spesa 2021 e quali sono i requisiti</strong></h6>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-30895" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2021/03/iStock-1216694114-2.jpg" alt="" width="1254" height="836" /></p>
<p>Ogni Comune ha pubblicato sui propri siti istituzionali bandi diversi (alcuni ancora aperti) per richiedere il voucher spesa 2021, esplicando i requisiti necessari, le modalità per fare domanda e la lista degli esercizi aderenti all&#8217;iniziativa (con l&#8217;importo ricevuto si possono acquistare solo alimenti, farmaci e beni di prima necessità). In generale, i requisiti che i cittadini devono dimostrare di possedere per ricevere l&#8217;incentivo sono:</p>
<p>-la cittadinanza italiana, la residenza nel Comune di riferimento o il permesso di soggiorno<br />
-un grave peggioramento della situazione economica dovuto alla pandemia di Covid-19 (dimostrabile tramite certificazione ISEE o dichiarabile mediante autocertificazione) che rende difficile o impossibile acquistare i beni di prima necessità<br />
nessun membro del nucleo familiare richiedente deve contemporaneamente percepire degli ammortizzatori sociali (Reddito di Cittadinanza, Pensione di Cittadinanza, Reddito di Inclusione, cassa integrazione, NASpI ecc.)</p>
<p><strong>In quali città sono già attivi i buoni spesa</strong></p>
<p>Il Decreto Ristori ter dello scorso novembre ha stanziato 400 milioni per i buoni spesa 2021 e sono molti i Comuni che si stanno mobilitando per erogarli. Tra i principali ci sono Roma, Torino, Napoli, Bologna, Milano, Venezia, Padova, Bergamo, Ancona, Potenza e Bari. Ogni amministrazione, però, ha pubblicato bandi con indicazioni differenti. L&#8217;importo dei buoni varia da città a città: si va da un minimo di 50 a un massimo di 700 euro, da assegnare in base alla situazione economica e al numero dei componenti della famiglia. Anche i requisiti e le modalità di richiesta e di erogazione non sono le stesse. Andiamo ad esaminarne qualcuno.</p>