Psicologia

Abbiamo bisogno di molti più abbracci e meno wathsapp

<p>&nbsp&semi;<&sol;p>&NewLine;<p><img class&equals;"alignnone size-full wp-image-3424" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;ilmondodelledonne&period;net&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2019&sol;08&sol;iStock-831589290&period;jpg" alt&equals;"" width&equals;"743" height&equals;"470" &sol;><&sol;p>&NewLine;<p>Whatsapp&comma; Facebook&comma; Messenger&comma; Telegram&comma; Istangram sono solo alcuni tra i <strong>social<&sol;strong> più usati al mondo&comma; che permettono di metterci in contatto con persone che non vediamo da tempo o che non possiamo avere accanto in quel preciso istante&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Questo per alcuni rappresenta un vantaggio&comma; ma in realtà&comma; nessuno si rende conto del vero e proprio <strong>isolamento<&sol;strong> che si sta creando intorno a noi&period; Tuttavia&comma; ciò non deve assolutamente portarci alla <strong>solitudine<&sol;strong> in un mondo cibernetico&comma; e farci dimenticare le cose importanti che alimentano l’anima&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Le visite a sorpresa&comma; gli abbracci&comma; i baci&comma; gli sguardi ricchi di gioia&comma; la presenza reale&comma; il contatto fisico&comma; devono essere le cose che continuano a mantenere valore&colon; nessuna emoticon&comma; tag nelle foto o altre scorciatoie virtuali possono sostituirle&period; Le reti sociali si sono imposte quasi come <strong>alternativa alle esperienze reali<&sol;strong>&comma; e ci stanno allontanando anche dai nostri affetti più cari&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Con le ultime app diventa sempre più facile creare fotomontaggi in cui persone lontane si ritrovano sulle stesse foto ma&comma; anche il contrario&semi; e’ diventata virale l’immagine di persone in luoghi pubblici&comma; vicine fisicamente ma che non comunicano tra loro&comma; non si scambiano parola&comma; non si guardano negli occhi&comma; concentrati sullo schermo del loro cellulare<strong>&period; Bisogna riprendere l’abitudine di dare affetto&comma; ascoltare chi ci parla senza porre esclusiva attenzione solo e soltanto al nostro smartphone<&sol;strong>&period; Una realtà assurda&comma; i social ci stanno allontanando più che avvicinarci&period;<&sol;p>&NewLine;<p><img class&equals;"alignnone size-full wp-image-3425" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;ilmondodelledonne&period;net&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2019&sol;08&sol;iStock-878474692&period;jpg" alt&equals;"" width&equals;"724" height&equals;"483" &sol;><&sol;p>&NewLine;<h6><strong>I social che ci rendono distanti&comma; non vicini<&sol;strong><&sol;h6>&NewLine;<p>Distanti fuori e dentro&period; Si sta diventando sempre meno amorevoli e affettuosi&period; Si preferisce salutarsi con una faccina piuttosto che un abbraccio la mattina&comma; di scambiarsi gli auguri inviandosi un cuoricino su wathsapp piuttosto che chiamarsi o raggiungersi per stringersi forte e festeggiare&period;<&sol;p>&NewLine;<p>E’ necessario vivere ogni momento e goderselo davvero&comma; piuttosto che condividere dettagli con persone probabilmente disinteressate alla nostra vita&period; Dobbiamo imparare ad amarci e valorizzarci oltre il numero dei &OpenCurlyDoubleQuote;mi piace”&comma; smettere di vivere cercando l’approvazione degli altri per sentirci bene con noi stessi&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Non possiamo sostituire i baci&comma; gli abbracci&comma; le carezze con qualsiasi cosa che possa raggiungerci attraverso un dispositivo elettronico&period; <strong>Gli abbracci ci servono per far capire agli altri quanto sono importanti&comma; quanto gli vogliamo bene&period;<&sol;strong> La tecnologia è utile&comma; ma non può e non deve sostituire la vita reale e la magia che solo la presenza fisica può offrire&period;<&sol;p>&NewLine;<p><strong>Lasciate i vostri cellulari a casa ogni tanto<&sol;strong> e ricordate come si viveva quando non c’erano&colon; si rideva molto di più&comma; si viveva ogni singolo istante&comma; si prendeva il primo treno possibile per abbracciare qualcuno…ora la vita si ferma se il cellulare è spento&colon; figli di una tecnologia che ci vuole apatici&comma; adiafori&comma; senza vita sociale<em>&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;<blockquote><p><em>&OpenCurlyDoubleQuote;Per strada è pieno di telefoni che portano in giro persone&period; E nessuno guarda più il cielo&comma; nessuno guarda più il mondo&period; Io&comma; se devo farmi portare da qualcuno&comma; vorrei che fosse un soffione o una nuvola&period;<br &sol;>&NewLine;<&sol;em><em>Ci vorrebbe una &OpenCurlyDoubleQuote;venticinquesima ora”&period; Un’ora del giorno senza telefoni&comma; email e agende&period; Un’ora senza pressioni e richieste da parte del mondo&comma; un’ora senza la paura o l’euforia del dover rispondere alle attese di qualcuno&period; Un’ora da dedicare totalmente a noi stessi&period;”<br &sol;>&NewLine;<&sol;em>&lpar;Fabrizio Caramagna&rpar;<&sol;p><&sol;blockquote>&NewLine;<p style&equals;"text-align&colon; right&semi;"><strong><span style&equals;"font-size&colon; 10pt&semi;">© Riproduzione riservata<&sol;span><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;