Psicologia

4 insegnamenti buddisti per gestire l’ansia e lo stress

<p>&nbsp&semi;<&sol;p>&NewLine;<p><img class&equals;"alignnone size-large wp-image-15789" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;ilmondodelledonne&period;net&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2020&sol;01&sol;iStock-485020819-1024x680&period;jpg" alt&equals;"" width&equals;"800" height&equals;"531" &sol;><&sol;p>&NewLine;<p>Il nostro benessere psicologico può trarre grandi benefici dalla <b>filosofia buddista<&sol;b>&period; La vita moderna ci intrappola in una corsa contro il tempo e ci investe di un carico eccessivo di responsabilità&period; Su questo eccesso di competizione e velocità prosperano <b>ansia e stress<&sol;b>&comma; dei meccanismi neurologici che in condizioni normali ci permettono di superare efficacemente le difficoltà che la vita ci pone di fronte&comma; ma che quando diventano costanti possono dare luogo a <b>disturbi psicofisici<&sol;b>&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Un carico eccessivo di ansia e stress può causare <b>aumento del ritmo cardiaco<&sol;b>&comma; tensioni e dolori muscolari&comma; disfunzioni della sfera sessuale&comma; depressione e <b>insonnia<&sol;b>&period; Quest’ultima è particolarmente pericolosa perché il riposo è indispensabile per la manutenzione del cervello&period; Inoltre&comma; la frenesia della vita moderna <b>ci impedisce di assaporare il presente<&sol;b> e di essere attenti a sé e agli altri&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Il <b>buddismo<&sol;b> ci offre un’occasione per cambiare marcia&period; Tutto ruota intorno ad alcuni precetti che ci permettono di migliorare la qualità della vita e gestire lo stress in maniera ottimale senza medicine&period; Ecco allora i <b>4 consigli buddisti per gestire l’ansia e lo stress<&sol;b>&period;<&sol;p>&NewLine;<h6><strong>1&period; La liberazione dei problemi dipende da te&comma; non dagli altri<&sol;strong><&sol;h6>&NewLine;<p><img class&equals;"alignnone size-large wp-image-15792" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;ilmondodelledonne&period;net&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2020&sol;01&sol;iStock-827088756-1024x684&period;jpg" alt&equals;"" width&equals;"800" height&equals;"534" &sol;><&sol;p>&NewLine;<p>I precetti buddisti ci insegnano che dobbiamo <b>assumerci la responsabilità<&sol;b> di tutto ciò che sperimentiamo&comma; sia esso positivo o negativo&comma; e che non possiamo <b>dare la colpa agli altri<&sol;b>&comma; alla sfortuna o agli eventi dei nostri problemi&period; Scaricare la colpa sugli altri significa non avere le redini della propria vita e <b>non avere il potere di cambiare<&sol;b> una situazione spiacevole&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Qualunque cosa accada&comma; chi tende ad attribuire all’esterno la causa dei propri problemi ne parlerà come se la responsabilità non fosse mai sua e come se la ricerca di soluzioni non lo riguardasse&period; Accusare gli altri&comma; la vita e il mondo in generale&comma; e <b>non riconoscere le proprie responsabilità<&sol;b> provoca uno stato di <b>ansia<&sol;b> e <b>frustrazione<&sol;b> che nasce dall’idea che nessuno possa o voglia aiutarci e che tutti in fondo se ne freghino dei nostri problemi&period;<&sol;p>&NewLine;<p><ins class&equals;"adsbygoogle" style&equals;"display&colon; block&semi; text-align&colon; center&semi;" data-ad-layout&equals;"in-article" data-ad-format&equals;"fluid" data-ad-client&equals;"ca-pub-1950773135707268" data-ad-slot&equals;"5100572920"><&sol;ins><br &sol;>&NewLine;<script>&NewLine; &lpar;adsbygoogle &equals; window&period;adsbygoogle &vert;&vert; &lbrack;&rsqb;&rpar;&period;push&lpar;&lbrace;&rcub;&rpar;&semi;&NewLine;<&sol;script><br &sol;>&NewLine;Uno dei principi su cui si basa la dottrina buddista è che <b>da soli creiamo la nostra sofferenza e felicità<&sol;b>&period; Conseguenza di questo principio è che la nostra <b>liberazione<&sol;b> o illuminazione dipende solo da noi stessi&period; Quindi&comma; invece che sperare in un salvatore che venga a liberarti da tutti i tuoi mali&comma; tira fuori il potenziale che esiste da sempre dentro di te&period; Solo <b>riformando il mondo interiore<&sol;b>&comma; potrai cambiare quello esterno&period; <b>Liberati da quel meccanismo di difesa<&sol;b> che ti porta a dare la colpa di tutto agli altri e realizza il vero processo generativo di ciò che ti affligge&colon; solo così imparerai ad agire in modo consapevole e potrai mettere fine all’ansia e ai tuoi problemi&period;<&sol;p>&NewLine;<h6><strong>2&period; La felicità è nel qui e ora<&sol;strong><&sol;h6>&NewLine;<p><img class&equals;"alignnone size-large wp-image-15791" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;ilmondodelledonne&period;net&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2020&sol;01&sol;iStock-1002118536-1024x683&period;jpg" alt&equals;"" width&equals;"800" height&equals;"534" &sol;><&sol;p>&NewLine;<p>Dal buddismo emerge l’insegnamento del <b>qui e ora<&sol;b>&comma; che significa <b>tenere la mente ferma al momento presente<&sol;b> perché è l’unica dimensione che ci appartiene&period; In altre parole&comma; dobbiamo vivere il presente con la massima pienezza e con la massima consapevolezza di ogni più piccola sensazione interiore&comma; senza coprire ciò che accade con pensieri razionalizzanti&period; Questo concetto viene espresso anche con il detto &OpenCurlyDoubleQuote;Se mangi&comma; mangia&period; Se cammini&comma; cammina&period; Se dormi&comma; dormi”&colon; qualunque cosa stai facendo <b>sii consapevole<&sol;b> della posizione del corpo e di ogni minima percezione&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Lo scopo del qui e ora è di <b>impedire che la mente fugga nei ricordi<&sol;b>&comma; lasciando che il passato estenda la sua ombra di sofferenza sul presente&comma; o che <b>anticipi il futuro<&sol;b>&comma; rovinando il momento attuale con l’ansia che tutto influenzerà il domani&period; Riuscire a rimanere nel momento presente è la soluzione per mettere fine al disagio&period;<&sol;p>&NewLine;<p><ins class&equals;"adsbygoogle" style&equals;"display&colon; block&semi; text-align&colon; center&semi;" data-ad-layout&equals;"in-article" data-ad-format&equals;"fluid" data-ad-client&equals;"ca-pub-1950773135707268" data-ad-slot&equals;"5100572920"><&sol;ins><br &sol;>&NewLine;<script>&NewLine; &lpar;adsbygoogle &equals; window&period;adsbygoogle &vert;&vert; &lbrack;&rsqb;&rpar;&period;push&lpar;&lbrace;&rcub;&rpar;&semi;&NewLine;<&sol;script><br &sol;>&NewLine;<b>La chiave della felicità è vivere nel presente<&sol;b>&comma; abbandonando ogni ricordo precedente e ogni aspettativa futura e limitandosi a registrare ogni più piccola emozione e sensazione provata in questo preciso istante&period; Più ti cali in ciò che accade nel presente e ne sei consapevoli&comma; senza porlo al vaglio del giudizio razionale&comma; più sei in grado di tenere sotto controllo la mente e di <b>tenere alla larga la paura&comma; lo stress e l’ansia<&sol;b>&period;<&sol;p>&NewLine;<h6><strong>3&period; Pratica il non attaccamento<&sol;strong><&sol;h6>&NewLine;<p><img class&equals;"alignnone size-large wp-image-15788" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;ilmondodelledonne&period;net&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2020&sol;01&sol;iStock-829317594-1024x683&period;jpg" alt&equals;"" width&equals;"800" height&equals;"534" &sol;><&sol;p>&NewLine;<p>Secondo la filosofia buddista&comma; l’<b>attaccamento alle cose o alle persone<&sol;b> limita la propria libertà ed è la causa principale della <b>sofferenza<&sol;b>&period; Essere ossessionati dal mondo sensoriale provoca una dipendenza emotiva che nega la possibilità di comprendere la realtà della propria mente&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Non importa quanti <b>oggetti materiali<&sol;b> possediamo&comma; il nostro desiderio non sarà mai soddisfatto&period; Costruire <b>legami di dipendenza<&sol;b> con le persone fa vivere nella paura di perderle e di rimanere da soli&comma; crea <b>ansia da abbandono<&sol;b>&comma; bisogno di controllo e sofferenza&period; In situazioni del genere è impossibile provare gioia&comma; in quanto essa proviene dalla mente e non dai fenomeni esteriori&period;<&sol;p>&NewLine;<p><ins class&equals;"adsbygoogle" style&equals;"display&colon; block&semi; text-align&colon; center&semi;" data-ad-layout&equals;"in-article" data-ad-format&equals;"fluid" data-ad-client&equals;"ca-pub-1950773135707268" data-ad-slot&equals;"5100572920"><&sol;ins><br &sol;>&NewLine;<script>&NewLine; &lpar;adsbygoogle &equals; window&period;adsbygoogle &vert;&vert; &lbrack;&rsqb;&rpar;&period;push&lpar;&lbrace;&rcub;&rpar;&semi;&NewLine;<&sol;script><br &sol;>&NewLine;L’attaccamento è un’attitudine mentale che genera frustrazione e <b>disturba la pace mentale<&sol;b>&period; L’unico modo per superare questa illusione è sviluppare comprensione della propria mente attraverso l’<b>introspezione<&sol;b>&period; Ciò non significa che per essere felici devi disfarti di tutti i beni e legami affettivi&period; Non sono le persone o gli oggetti materiali in sé a creare sofferenza e inquietudine&comma; bensì l’<b>attaccamento ossessivo<&sol;b> ad essi&colon; è questo che rende <b>ansiosi<&sol;b>&comma; <b>stressati<&sol;b> e privi di pace mentale&period;<&sol;p>&NewLine;<h6><strong>4&period; Impara dagli errori<&sol;strong><&sol;h6>&NewLine;<p><img class&equals;"alignnone size-large wp-image-15790" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;ilmondodelledonne&period;net&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2020&sol;01&sol;iStock-1152869871-1024x683&period;jpg" alt&equals;"" width&equals;"800" height&equals;"534" &sol;><&sol;p>&NewLine;<p>La dottrina buddista insegna che ogni azione compiuta emana un certo <b>karma<&sol;b> &lpar;principio causa-effetto&rpar;&period; Se ci comportiamo in modo corretto&comma; mossi da fini benefici e altruistici&comma; attireremo un karma positivo&comma; se invece le nostre azioni sono dannose o egoistiche&comma; sprigioneremo un karma negativo&period; Nel buddismo è possibile <b>rimediare ai propri errori<&sol;b> ma non esiste il senso di colpa&period; Darsi addosso per gli sbagli commessi non ha alcun senso perché non <b>si viene puniti<&sol;b> per i propri errori&comma; ma <b>dai propri errori<&sol;b>&period; Ciò che si manifesta nel presente è il risultato degli errori del passato&period;<&sol;p>&NewLine;<p><ins class&equals;"adsbygoogle" style&equals;"display&colon; block&semi; text-align&colon; center&semi;" data-ad-layout&equals;"in-article" data-ad-format&equals;"fluid" data-ad-client&equals;"ca-pub-1950773135707268" data-ad-slot&equals;"5100572920"><&sol;ins><br &sol;>&NewLine;<script>&NewLine; &lpar;adsbygoogle &equals; window&period;adsbygoogle &vert;&vert; &lbrack;&rsqb;&rpar;&period;push&lpar;&lbrace;&rcub;&rpar;&semi;&NewLine;<&sol;script><br &sol;>&NewLine;Quindi&comma; rimediare ai propri errori equivale a cercare di non ricadere negli sbagli già commessi&comma; ponendo nel presente le giuste cause che garantiscano l’afflusso di karma positivo&comma; rendendo possibile nel futuro il cambiamento della situazione attuale&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Sbagliando si impara&period; Questo proverbio che tutti conosciamo ci insegna che gli errori sono inevitabili&comma; ma bisogna imparare a trarre insegnamento da essi e a non commetterli più&period; Eppure sembra che al giorno d’oggi molte persone abbiano perso la facoltà di <b>imparare dagli errori<&sol;b> e continuino a riproporli&comma; nella speranza che qualcosa possa cambiare&period; Se ti sembra che stai per ripetere un errore già commesso in passato&comma; tieni presente la definizione di follia di Einstein&colon; &OpenCurlyDoubleQuote;<i><b>Follia è fare la stessa cosa aspettandosi risultati diversi<&sol;b><&sol;i>&period;” Prenditi del tempo per riflettere e cerca un altro modo per affrontare la situazione&period;<&sol;p>&NewLine;